Questo sito utilizza cookie per le proprie funzionalità. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie clicca qui. Continuando a navigare si considera accettato il loro utilizzo.
Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia
Da quando a quando è in vigore il Dpcm? Da giovedì 5 novembre a giovedì 3 dicembre. Le misure da zona rossa tuttavia vengono adottate di 15 giorni in 15 giorni, previa rivalutazione da parte dell’Iss e del Cts dell’andamento della curva dei contagi all’interno della singola area.
È consentito entrare o uscire dalla zona rossa? Non è permesso superare i confini della regione (o provincia) inserita in zona rossa, fatti salvi i casi di «comprovate esigenze» e quindi da ricondurre a motivi di lavoro (o studio), salute o per eventuali emergenze.
È ammesso il solo transito in una Regione o provincia ricadente in zona rossa? Il transito è consentito: il Dpcm specifica espressamente che «il transito sui territori di cui al comma 1 (dell’art. 2, alias quelli ricadenti in area rossa, ndr) è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti».
Per chi risiede in zona rossa è consentito uscire dal proprio comune di residenza? No, il Dpcm del 3 novembre vieta espressamente «ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio, salute». È inoltre consentito far ritorno a casa a chi risiede in altra zona ma si trova in territorio compreso in una zona rossa al momento della sua istituzione.
È necessario un modulo di autocertificazione? Sì, proprio come nella Fase 1 del lockdown della scorsa primavera. Il modulo dovrà essere compilato con le proprie generalità e le ragioni dello spostamento.
È consentito recarsi a scuola o accompagnare un figlio a scuola? Sì, dal momento che il Dpcm permette «gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita».
Le scuole sono aperte? Non tutte. Restano aperti con lezioni in presenza nidi, scuole per l’infanzia, primarie e le classi secondarie di primo grado, queste ultime limitatamente alle classi prime. Per studenti di seconda e terza media come pure quelli delle superiori le lezioni saranno con didattica a distanza, fatti salvi i casi in cui sia indispensabile ricorrere ai laboratori scolastici.
I negozi sono aperti? No. I soli ad essere aperti sono quelli alimentari, farmacie (e parafarmacie), tabaccai ed edicole. Il dettaglio di tutti gli esercizi che possono restare aperti è contenuto in un apposito allegato del Dpcm (di imminente pubblicazione).
Parrucchieri ed estetisti restano aperti? Barbieri e parrucchieri restano aperti. Ne è stata prevista l’apertura nel testo definitivo del Dpcm, diversamente da quanto riportato dalle bozze circolate martedì sera. Chiusi invece i centri estetici.
È possibile recarsi al bar o al ristorante? No. Nelle zone rosse questi esercizi, al pari di pub, gelaterie e pasticcerie sono chiusi, fatto salvo il caso che si tratti di mense e di servizi di «catering continuativo ». È tuttavia sempre consentito ordinare cibo da asporto fino alle 22, quando scatta il coprifuoco, con le medesime limitazioni previste per le zone verdi circa le modalità di consumazione. Le limitazioni non riguardano autogrill e servizi di ristoro previsti in strutture come ospedali o aeroporti.
I mercati rionali si svolgeranno? No, eccezion fatta per «le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari».
È consentito svolgere attività motoria e attività sportiva? Sono entrambe ammesse, ma devono essere rispettati i requisiti di distanziamento sociale. Devono essere comunque svolte nel proprio comune di residenza e all’aperto. L’attività motoria in particolare è consentita «in prossimità della propria abitazione». Non solo: il Dpcm precisa che l’attività motoria va svolta «comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie». Va dunque indossata la mascherina. Sono invece da ultimo chiusi gli impianti sportivi come palestre, piscine e centri fitness.