LABB è un Festival diffuso che avrà luogo nelle città e nei territori di Bergamo e Brescia e nei luoghi delle trasformazioni che si attestano lungo il fiume Oglio.
Si sviluppa lungo tre direttrici, partendo dalle sempre più attuali parole di Gio Ponti, che nel 1957, all’interno della sua “piccola architettura da tasca”, scriveva:
“Amate l’Architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato (…) Amatela per l’immensa gloriosa millenaria fatica umana che essa testimonia con le sue cattedrali, i suoi palazzi e le sue città, le sue case, le sue rovine” (Gio Ponti, Amate l’architettura. L’architettura è un cristallo, 1957).
Le giornate del Festival sono così suddivise: 22, 24 e 26 maggio a Bergamo, 23, 25 e 27 maggio a Brescia.
23 maggio "CURARE : Le possibilità del vuoto" - 4 cfp deontologici
25 maggio "CONOSCERE : La città del 2320" & " ARCHILOUNGE: i giovani progettisti si confrontano con il patrimonio esistente" - 2 cfp formazione ordinaria
27 maggio "EREDITARE Ri-conosciamo la città"1 cfp tramite autocertificazione, "VISIONARE : Dialoghi di architettura", presentazione del libro "VISIONI DI BRESCIA" & presentazione "LAVORI DI FOTOGRAFIA" Eseguiti dagli studenti dell'accademia LABA - 2 cfp formazione ordinaria
28 maggio PREMIO ARCHITETTURALOVERS - Chiusura Festival,giornata comune tra Bergamo e Brescia - 1 cfp formazione ordinaria
Programma dettagliato in allegato
LE TRE DIRETTRICI
Ereditare.
LABB è un’occasione per valorizzare l’eredità delle architetture del dopoguerra, realizzate tra 1945 e 1980, attraverso il loro riconoscimento e la divulgazione dei loro valori, del passato e di oggi.
Con l’analisi e la divulgazione al grande pubblico di quello che ha determinato la forza artistica dell’Architettura italiana del novecento gli abitanti saranno più consapevoli dell’esempio di bellezza che queste opere hanno nel mondo. Le architetture prese in esame sono 97 edifici di cui 37 sul territorio bresciano e 60 su quello bergamasco, già presenti nel “Censimento delle architetture italiane del secondo Novecento”; da queste si possono estrarre i geni o fattori ereditari da custodire e poi condividere come esemplari per le future trasformazioni urbane.
Conoscere.
LABB è un progetto di formazione ed educazione, che prevede l’organizzazione di workshop, seminari e incontri pubblici per condividere e approfondire i migliori esempi di buone pratiche.
L’organizzazione del programma prevede un primo format da realizzare in 4 giornate alternate, due a Bergamo e due a Brescia, dal nome: “Bergamo-Brescia chiama Europa”.
Saranno prese in considerazione le trasformazioni urbane del recente passato, del presente e del futuro e saranno ordinate secondo un principio di scala.
Una giornata sarà dedicata da entrambe le città alla dimensione MACRO e quindi agli interventi che coinvolgono la trasformazione di ampie parti della città.
A fianco della scala ampia sarà dato spazio, con la collaborazione dell’Università di Bergamo e dell’Università di Brescia, alla dimensione MICRO, da raccontare e dibattere con i politici, gli stakeholder coinvolti, le/i progettiste/i e gli abitanti. Saranno selezionate progettazioni realizzate nel territorio provinciale, dimensionalmente minime ma che hanno avuto insite capacità rigenerative importanti.
Curare.
LABB guarda al futuro partendo dalla conoscenza e dallo studio del presente e del passato, con la consapevolezza che l’alleanza tra professionisti e cittadini sia una delle basi imprescindibili per la tutela e la salvaguardia dei valori del patrimonio storico e per la sua trasformazione.
Per questo motivo avrà luogo un momento di confronto collettivo sotto forma di talks, metaplan e nominal group, tre strumenti operativi che permettono la condivisione di informazioni e pareri e che consentono alla comunità di partecipanti di diventare più consapevole dei temi trattati, dalla sostenibilità ambientale, all’economia, alla società. I risultati di questi confronti saranno raccolti in un documento finale che costituirà la base per la prima carta LOVEARCHITETTURA2023 che verrà poi sottoposta nella giornata finale ai decisori pubblici dei due territori e alle/ai rappresentati del governo nazionale.
Con la collaborazione del Politecnico di Milano, sono stati inizialmente individuati
15 edifici, già individuati dal portale regionale LombardiabeniCulturali tra gli immobili dell’architettura contemporanea bresciana meritevoli di attenzione. Per ogni edificio, che sarà geolocalizzato su mappa all’interno degli itinerari di architettura contemporanea bresciana, è predisposta una scheda illustrativa con correlate immagini fotografiche. Le informazioni saranno accessibili attraverso il codice QR disegnato sulla targa che verrà apposta su ogni edificio.
Si tratta di edifici con funzioni pubbliche differenti (edilizia scolastica e dell’istruzione, sedi museali, uffici, autosilo ed edifici religiosi), tutti connotati da un’architettura contemporanea ben riconoscibile.
A Brescia sono 9: la scuola media C. Colombo (Giacomo Mutti, 1955-1960), la sede della Camera di Commercio (Bruno Fedrigolli - capogruppo, Armellini V., Berlucchi F., Berlucchi R., Corona E., Sugari A., Visconti F., 1961-1967), la sede dei servizi municipalizzati di via Lamarmora (Lauro Boselli, Andrea Piovani, 1963), l’allestimento del Museo delle Armi Luigi Marzoli (Carlo Scarpa; Francesco Rovetta; Arrigo Rudi, 1971-1988), l’autosilo 1 di via Vittorio Emanuele II (Giuseppe Arrivabene, Mario Moretti, Enzo Ragni, Antonio Taini, 1971), la Facoltà di Ingegneria (Paolo Dabbeni, Franco Dotti, Leonardo Benevolo, Alberto Imbriani, Silvano Tintori, 1975), il Museo di Scienze Naturali (Graziano Piovanelli, Mario Serino, 1974), la scuola elementare S. Quasimodo (Giovanni Ennio Mori, Flavio Rubagotti, Idra A., Passi F., 1973), la sede Inail (Paolo Dabbeni, 1973-1983).
Nel territorio provinciale 6: la Parrocchia di S. Filastrio a Roccafranca (Mario Cereghini, Guido Alberti, 1945-1954), la scuola materna Morelli Rebusca a Muscoline (Gabriele Mucchi, 1950-1954), la chiesa del Convento Alpino Francescano al Passo del Tonale di Ponte di Legno (Giovanni Muzio, 1956), la chiesa di San Francesco a Colombare di Sirmione (Gianfranco Poli, 1965-1969), la palestra della sucola media Catullo di Desenzano del Garda (Bruno Fedrigolli, Studio Migliacci e Villa, 1967), il cimitero di Moniga del Garda (Fausto Bontempi, 1978-1985).
Love Architettura è un progetto di formazione che vuole rivolgersi, non solo ai tecnici, ma anche a tutti i cittadini: oltre all’eredità, anche la conoscenza e la cura saranno i temi che varranno affrontati con giornate dedicate.
Nella giornata conclusiva del Festival verrà anche presentato il premio internazionale ARCHITETTURALOVERS che, aperto alla partecipazione di architetti e ingegneri di qualunque provenienza geografica, premierà progetti di sostituzione (demolizione e ricostruzione), conservazione e valorizzazione dell’esistente realizzati fino al 31 dicembre 2022. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato in settembre, con premiazione a ottobre a Porto (Portogallo).
Le iniziative sono promosse in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, il Politecnico di Milano e la Facoltà di Architettura dell’Università di Porto (Portogallo).
I dettagli e gli aggiornamenti sono disponibili sul sito: www.lovearchitetturabgbs.it.
GIORNALE DI BRESCIA
ECO DI BERGAMO
CORRIERE DELLA SERA