Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Brescia

In riferimento alla richiesta di chiarimenti (disponibile nell’area download) sulle competenze degli architetti, relativamente ai progetti di invarianza idraulica e le sentenze trasmesse, debbo dire che i principi giurisprudenziali indicati sono ormai consolidati in materia idraulica ma, analogamente, anche in materia stradale.
Mentre da un lato è prevista specificamente una competenza degli ingegneri in materia idraulica e stradale e per tutto ciò che riguarda l’applicazione della scienza, dall’altro vi è una concorrente competenza degli Architetti, ai sensi dell’art. 52 regio decreto n. 2537/1925, per quanto riguarda le opere di edilizia civile.
Per giurisprudenza costante, l’espressione “edilizia civile” deve essere intesa comprendendovi anche quelle opere che sono indissolubilmente legate al manufatto architettonico vero e proprio, quali possono essere le opere idrauliche e stradali connesse alle abitazioni, quindi anche relative per esempio ad un piano di lottizzazione.
Quindi, rientra tanto nella competenza dell’architetto quanto in quella dell’ingegnere la progettazione  e la direzione lavori delle opere di urbanizzazione primaria.
Sono infatti comprese in dette espressioni le opere stradali e fognarie connesse agli edifici, necessarie all’utilizzazione degli stessi.
Poiché le sentenze non pongono mai dei principi assoluti e fini a sé stessi ma comunque decidono delle controversie specifiche e concrete, un conto è il principio indicato dell’incompetenza dell’architetto in materia di idraulica fluviale e altra cosa è invece l’idraulica connessa intimamente all’edilizia, per la quale non è esclusa la competenza degli architetti, per quanto sopra espresso.
Ne deriva che un progetto di invarianza idraulica relativo alle acque meteoriche degli edifici rientra sicuramente anche nella competenza degli architetti, proprio perché connesso all’edilizia civile, mentre non può rientrare nella competenza degli architetti tutto ciò che concerne l’idraulica fluviale, così come gli architetti non potrebbero progettare un’autostrada.
Pur non sapendo con precisione in cosa consistano “i calcoli per scarichi-cassoni di raccolta acque, smaltimenti nel terreno, calcolo di bacini di raccolta delle acque piovane per i fabbricati”, ritengo che si tratti di opere comunque connesse alle abitazioni e, pertanto, rientrino nella competenza professionale degli architetti.
Avv. Antonello Linetti
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